Il tuo sguardo mi scioglie

2021

Con l’opera di Alessio Barchitta lo spettatore diventa il vero protagonista dell’azione creativa, grazie ai suoi effetti visivi e plastici. Per accedere alla visione dell’oggetto rinchiuso in una teca di vetro specchiante, deve accendere la luce, che, illuminandolo, lo scioglie. Il lavoro consiste in un agnello pasquale in cera che riproduce quello in pasta di mandorle diffuso nella tradizione culinaria meridionale e in modo particolare in Sicilia. Così, con l’illuminazione della teca, dotata di una resistenza elettrica, il dolce si scioglie. Il meccanismo di funzionamento è elementare così come è semplice la fattura della scultura in cera, l’agnello formato da un calco proveniente da una pasticceria. Mezzi tecnici rudimentali, di facile accesso, e proprio per questo di forte impatto sull’utente che deve scegliere tra la rinuncia alla visione dell’agnello, preservandolo dalla propria distruzione, oppure il godimento della visione e conseguente scioglimento della cera. La stessa scritta, posta sul muro dietro alla teca, suona come un allarmante dichiarazione d’amore, un invito a consumare con la vista l’oggetto dei propri desideri, a soddisfare la propria curiosità: «il tuo sguardo mi scioglie». Il fruitore cadrà in tentazione? Rinuncerà a se stesso, alla propria condizione estetica, per salvaguardare un bene e offrire ad altri la possibilità di goderne? Tutto farebbe pensare a una risposta negativa. Lo stesso colore dell’agnello, simile all’ametista, nel simboleggiare il sacrificio, porta al consumo del bene. A maggior ragione in questi tempi accelerati, senza attese intermedie, veli da sollevare per favorire l’ora e subito, con lo sguardo inchiodato sull’agnello finché non si è del tutto sciolto e lì dentro lasciarlo, nel dimenticatoio, per passare al prossimo esercizio ludico, anche a prezzo del sacrificio di altri “agnelli”, del prossimo. Con quest’opera Alessio Barchitta ha messo in luce la debolezza dello sguardo contemporaneo e lo ha fatto offrendogli la libertà di scegliere, di potere mantenere la luce spenta e favorire una lettura interiore della vita.

Testo di Daniele Astrologo Abadal