Alessio Barchitta      |      Artwork
kick me è un’opera che si presenta come ambiente o come un estratto dello stesso. Una grande tenda circoscrive uno spazio, sopra una serie di stampe riportano le immagini di cinque bunker del secondo conflitto mondiale, costruiti sulla costa, nel territorio di appartenenza dell’artista. Questi sorgono alla foce di due torrenti che delimitano (circa) i confini geografici del comune dove Barchitta è cresciuto. All’interno una distesa di prato sintetico, proveniente da uno dei due torrenti, porta con se gli odori e l’erba tipica di quel territorio. Sopra il tappeto un oggetto dell’aspetto comune, un pallone da calcio. I materiali ne negano la sua consueta funzionalità, lasciando al fruitore il desiderio di un gesto irrealizzato. Se lo spettatore dovesse calciare il pallone rischierebbe di farsi del male. L’estetica apparentemente disimpegnata è in contrasto con la materia che invece pone l’accento su questioni legate all’abitare. Sono agglomerati di piastrelle, rivestimenti d’interni smaltiti abusivamente nei letti dei due torrenti.
The work has the appearance of a common object, a soccer ball. The materials deny its usual functionality, leaving the viewer with the desire for an unsatisfied gesture. If the viewer kicking the ball will probably hurt. The apparently disengaged aesthetics is in contrast with the subject who instead places the emphasis on life-related issues. The materials of this series are tiles recovered in two streams in the territory of origin of the artist.
Piastrelle di recupero, malta, stampa su telo nautico, prato sintetico, gramigna, acciaio.
600 x 200 x H 300 cm
2019