Ricordo II nasce dalla necessità del recupero di un tempo legato al reale terreno. Lontano da ogni immagine apparente, iconografica e codificata, cerca un simulacro pagano che sia uno e concreto. La materia testimonia il reale passaggio di un avvenimento tramite i segni/forme con i quali si presenta. Ricordo II lascia che il cibo si decomponga al suo interno, funge da contenitore, facendosi testimonianza di una vita legata al reale. Il corpo, oltre ogni tentativo d’immagine creata sarà legato al tempo terreno. Nell’oggetto nulla di più vero che la mimesi dei moti temporali.